Sulla serra di Ruffano fra antiche masserie Itineraio Libero |
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E’un breve viaggio lungo le dolci colline salentine, con i suoi ulivi secolari. Ma soprattutto è una continua scoperta di antiche masserie (se ne incontrano ben undici) che dall’altura dominano le coltivazioni e i pascoli. Il percorso attraverso la Serra fra Ruffano e Supersano offre scenari unici e abbastanza incontaminati nel cuore del Basso Salento attraverso un’avvincente escursione tra i boschi delle Murge salentine. Si risale la mulattiera che dal cimitero di Ruffano conduce alla Chiesa della Serra. Finito il sentiero, si costeggia la macchia fino a raggiungere il parco della Serra; sulla destra nella pineta si scorge una cabina dell’Acquedotto, vicino ad una costruzione, iniziare a scendere a quest’altezza attraverso la pineta per una decina di metri, si incontra un vecchio sentiero. Qui bisogna proseguire sulla sinistra, continuando si incontra la Cripta di Coelimania, adiacente la chiesa che si scorge nel cimitero, a pochi metri dallo stesso sentiero. La cripta si trova affianco al Santuario, edificato nel 1746.Questo era probabilmente il luogo di culto in cui si riunivano le genti che popolavano i dintorni, in insediamenti rupestri o villaggi. La struttura originaria ha subito numerose modifiche per la costruzione della chiesetta, tuttavia mantiene la struttura tipica delle chiese-cripte ispirate al culto greco. Uno dei particolari che fa pensare al graduale distacco dalla Chiesa d’Oriente è la posizione dell’altare più antico, rivolto ad Occidente e non ad Est come nella maggior parte delle cripte. Per il resto gli arredi litoidi, così come gli affreschi e le decorazioni parietali, sono in linea con le tradizioni greco-bizantine di altri luoghi di culto sparsi nel Salento. Continuando il sentiero, a pochi metri dalla provinciale bisogna andare verso destra, mantenendo la strada per poche decine di metri fino a raggiungere il gomito. Attraversata la provinciale, ci si immette nella stradina di fronte, che è un tratturo sterrato. Dopo 50 metri si inizia a scendere il costone attraverso la pineta, fino ad arrivare alla carrareccia alle spalle della masseria “Pizzo Falcone”.
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Finita la carrareccia si continua a costeggiare il bosco di eucalipti e pini fino a scorgere sulla destra la Masseria “Scoperta”; da qui si deve prendere a sinistra la stradina che risale il costone. Proseguendo ci si immette nella stradina che costeggia la pineta, in direzione di alcune serre. Si incontra la Masseria “Stanzie”, il cui nome potrebbe derivare dal fatto che sul suo territorio è documentata l’esistenza di un’antica “statio” romana, un luogo di sosta lungo l’antica via dell’olio che collegava Otranto a Gallipoli. La masseria “Stanzie” è uno dei complessi monumentali tra i più antichi del Salento, ha una imponente struttura in linea con le caratteristiche architettoniche delle masserie salentine ed è ben conservata con molti elementi rimasti inalterati nel corso del tempo, fra cui un bellissimo frantoio ipogeo. Qui nel Medioevo si insediarono i bizantini che realizzarono strutture religiose e produttive, utilizzando grotte e cunicoli e creando granai, cisterne, un tarpito a grotta con fonte, altare, macina e dalfino. Il tarpito è stato recuperato ed è visitabile. Oggi la masseria ristrutturata, trasformata in centro agrituristico, offre ancora odori e sapori dalla genuinità antica. Da qui è un susseguirsi di antiche masserie che costituiscono un vero e proprio circuito e che ancora oggi sono la spina dorsale del tessuto socio-economico della zona che vive di agricoltura e di allevamenti da sempre, e oggi anche un po’ di turismo. Si incontrano nell’ordine le masserie: “Mandorle”, “Grande”, “Padula”, “Macrì”, “Pagliara”, “Belli”, “Sbratta”, “Pizzo Falcone”. Arrivati al cimitero di Supersano si risale seguendo un pezzo del sentiero fatto all’andata scendendo in direzione della vora, per seguire poi la stradina che costeggia il canale di bonifica. Si prende poi la stradina successiva a quella che porta verso una casa in restauro e giunti alla mulattiera si svolta a sinistra per poi raggiungere il punto di partenza. |