Origini e storia del Salento
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Fig.1 - Antica Mappa della Magna Grecia |
Tra l'VIII ed il VII secolo a.C., coloni provenienti dalla Grecia
attraverso il canale di Otranto cominciarono a stabilirsi sulle
coste del sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia fondando
diverse città (come Rhegion, Kymai, Metapontion e Taras)
dando origine a quell’area geografica denominata MAGNA
GRECIA (fig. 1). Essa, identificava quindi l’insieme
di popolazioni e civiltà, piuttosto che un'entità
territoriale e politica. Tali popolazioni, furono per la Puglia
i Dauni che si stabilirono nella Puglia settentrionale
(capitanata), i Peucezi che si stabilirono nella
Puglia centrale (Terra di Bari) ed i Messapi
che si stabilirono nella parte meridionale della Puglia (Salento).
Questa terra, che gli antichi greci anticamente chiamavano Messapia
(fig. 2), era appunto abitata dai Messapi, che difendevano la
propria autonomia dallo strapotere dell'antica città di
Taras (Taranto).
Fu con l’imperatore Augusto che la regione abitata in quel
periodo dalle popolazioni dei Calabri e dei Sallentini
(fig. 2), con il nome di Calabria confluì nel Regio II:
Apulia et Calabria
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Fig.2 - Antica mappa - Messapia |
Dopo la scissione dell'Impero Romano in Impero d'Occidente e
d'Oriente, i Bizantini nel VII secolo fondarono il Ducato di Calabria
aggregando la regione del Bruzio con le terre che ancora possedevano
nel Salento fu così che il nome Calabria cominciò
a essere utilizzato per designare l'odierna regione calabrese,
mentre il Salento veniva progressivamente conquistato dai Longobardi
che finirono per prendere anche il capoluogo Otranto. Fu nel 757
che Otranto venne restituta all'impero bizantino, ma ormai la
penisola salentina aveva perduto la denominazione originaria assumendo
quella di "Terra d'Otranto
Le guerre tra i Germani e i Bizantini per il predominio sul territorio
costrinsero le popolazioni salentine ad un lungo e difficile periodo.
Per un lungo periodo l'impero d'Oriente dominò queste terre
creando numerose comunità orientali. Si diffusero i monaci
Benedettini con i loro monasteri ed i Basiliani con le grotte
scavate nella roccia ed affrescate. Con l'arrivo dei Normanni,
Taranto diventò la capitale dell'omonimo principato 1088,
che comprendeva tutta la Terra d'Otranto.
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Fig.3 - Chiesa Santa Caterina d'Alessandria
- Galatina - Rosone |
I Normanni furono vassalli della Chiesa Romana e disposero la
costruzione di abbazie, conventi, basiliche, cattedrali e non
effettuarono una azione di repressione verso chi era rimasto legato
al rito greco: infatti, con una accorta politica seppero evitare
lo scatenarsi degli odi tra i Latini, che sostenevano il rito
cattolico ed i Greci che appoggiavano quello ortodosso. Fu in
questo periodo che la regione divenne un potente e indipendente
dominio feudale del Regno di Sicilia prima e del Regno di Napoli
poi.
Sotto Raimondo Orsini Del Balzo che fu conte di Soleto, poi principe
di Taranto e poi conte di Lecce, che nel Salento si videro nascere
alcune tra le più belle e importanti chiese (
Santa
Caterina d’Alessandria a Galatina - fig. 3) ed
opere come la Torre di Raimondello a Soleto.
Dopo l'unità d'Italia, la Terra d'Otranto cambiò
nome in Provincia di Lecce, e il suo territorio fu diviso nei
quattro circondari di Lecce, Gallipoli, Brindisi e Taranto. Il
suo smembramento iniziò nel 1923, quando la parte occidentale
della Provincia di Lecce si costituì come Provincia dello
Jonio (la quale sarebbe stata rinominata Provincia di Taranto
nel 1951). Nel 1927 fu invece privata del restante territorio
settentrionale, che fu unito a due comuni della Provincia di Bari
dell'epoca (Fasano e Cisternino, già appartenenti alla
Terra di Bari) per costituire la Provincia di Brindisi.