Grotta della Zinzulusa
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Fig. 1 - Grotta della Zinzulusa |
La Zinzulusa (fig.1), una delle più famose
ed importanti manifestazioni del carsismo costiero italiano, è
situata lungo il litorale salentino tra le località di
Castro Marina e Santa Cesarea Terme. Fu scoperta nel 1793 dal
vescovo della città, Antonio del Duca. Ricca di tesori
naturalistici, ha restituito reperti di epoca preistorica.
La denominazione della grotta deriva dal termine dialettale "zinzuli",
stracci, ed è dovuta alle formazioni carsiche, in particolare
stalattiti, che pendono dal soffitto come fossero stracci appesi.
La formazione della grotta, avvenuta per erosione marina, è
ricondotta al periodo del Pliocene (Tirreniano).
La grotta (fig.2) si articola in tre parti geomorfologicamente
distinte: ingresso, cripta e fondo.
L'ingresso è caratterizzato da una una grande varietà
di stalattiti e stalagmiti; le acque limpidissime presenti in
questa zona sono provenienti da microfessurazioni presenti nella
porzione più interna della cavità.
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Fig. 2 - Grotta della Zinzulusa |
La cripta mostra una tipica morfologia erosiva risalente al Cretacico;
in questa parte della grotta la roccia si presenta meno compatta
rispetto alle antistanti formazioni eoceniche e più evidenti
risultano gli esiti dell'intensa azione erosiva delle acque interne.
Il Fondo, Infine, la parte terminale, anch'essa ricavata in rocce
cretaciche, ospita acque limpidissime la cui natura anchialina
è dimostrata dalla evidente stratificazione tra una lente
superficiale più fredda e dolce ed un livello sottostante
più caldo e salmastro.
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Fig. 3 - Spugna troglobia
- Grotta della Zinzulusa |
Ma c'è dell'altro. E' stata scoperta ed esplorata, infatti,
una nuova cavità attigua a quella fin qui nota.
I due ambienti sono collegati ad un passaggio che gli scopritori
hanno chiamato "Quì casca l'asino" per ricordare
le molte volte che si è stati sul punto di individuarlo.
La nuova cavità si estende per oltre 110 metri (che si
aggiungono ai notissimi 150 metri emersi), è completamente
sommersa ed è ricca di stalattiti, stalagmiti e sedimenti.
In questa grande caverna sottomarina è stata individuata
una spugna (fig.3) troglobia (sotterranea) che allo stato attuale
della ricerca si ritiene unica al mondo nel suo genere.
"Si tratta di invertebrati molto primitivi (che assumono
la forma di spugna), a basso livello di organizzazione, la cui
specie è risultata fino ad ora presente solo nelle isole
Bahamas ed in Croazia" dice il professor Giuseppe Pesce,
dell'Università dell'Aquila, coordinatore della ricerca
speleologica.
"La loro scoperta nella grotta Zinzulusa - continua - in
un ambiente notevolmente distante dall'ingresso della stessa grotta,
fa pensare ad un loro antico e stabile insediamento in quel luogo".