GALLIPOLI
Poche città meridionali esercitano lo stesso fascino di Gallipoli.
Il nome che essa porta e che in greco significa "città bella" non poteva essere più appropriato.
Conquistata da Roma, contro cui, alleata di Taranto, ai tempi della Magna Grecia, aveva in precedenza combattuto nel '450, fu saccheggiata dai vandali e quindi da Totila. Nei successivi secoli del Medio Evo sotto i Normanni, entrò a far parte del reame di Napoli, conservando però, la sua autonomia comunale. In seguito costituì motivo di cruenti contrasti fra Svevi ed Angioini.
Assediata, nel 1484, dai Veneziani, rifiutava la resa offertale a vantaggiose condizioni, opponendo un'accanita resistenza. La battaglia si concluse con la vittoria degli assalitori, i quali, sorpresi ed ammirati di tanto eroismo, presa d'assalto la città, finirono col circondare gli abitanti di onori e di rispetto.
Ma quello che valse a Gallipoli l'appellativo di "fedelissima" ed il motto "fideliter exubat", di cui si fregia il suo stemma, fu la resistenza opposta ai francesi nel 1528. L'ultima vicenda bellica nella quale la città si distinse, risale al 4 agosto 1809 quando, attaccata dalla flotta inglese, seppe rispondere, colpo per colpo, alle settecento cannonate delle quali le navi britanniche la fecero bersaglio.
Ma Gallipoli oltreché per la sua storia e per le sue bellezze naturali, va considerata come una delle più interessanti località della provincia anche per i tesori d'arte che essa custodisce.
Particolare rilievo assume la BASILICA DI SANT' AGATA, dalla maestosa facciata secientesca. All' intemo, il tempio costituisce una ricca ed importante pinacoteca, per la maggior parte dovuta al pennello dei pittori gallipolini Giov. Andrea Coppola, G. Malinconico e Giov. Domenico Catalano.
Lo stesso dicasi della piccola CHIESA DELLA PURITA, completamente ricoperta di pregevoli pitture in grande prevalenza dovute a Liborio Ricci di Muro Leccese, mentre una pala d' altare è attribuita a Luca Giordano. Altre CHIESE degne di nota: quelle di SAN FRANCESCO, col famoso Cristo ed i due ladroni dei Vespasiano Genuino, il SANTUARIO DEL CANNETO, dal bel soffitto a cassettoni, di SANTA CHIARA e di SAN DOMENICO.
Fra gli altri monumenti, meritano particolare segnalazione: la FONTANA ELLENICA nella quale si trovano inquadrati tre bassorilievi antichissimi, rappresentanti le metamorfosi di Dirce, Salmace e Biblide; il CASTELLO angioino, dove si vuole sia nato il grande pittore Giuseppe Ribera detto "Lo Spagnoletto"; il ponte secentesco, congiungente la città vecchia col Borgo, i palazzi del Seminario, Balsamo, Tafuri ed altri.
Gallipoli vanta inoltre una BIBLIOTECA ed un MUSEO Comunale.
Tutta questa fioritura d'arte non è però che uno degli aspetti di Gallipoli che, com' è noto, è anche una importante e frequentatissima stazione balneare in pieno sviluppo.