Origini e Storia
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Fig 1. - Veduta settecentesca di Soleto. J.L.Desprez. |
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Fig 2. - Piramidetta messapica |
Le selci e i frammenti di terracotte a smalto, i vasi e le monete della dispersa collezione formata dal canonico Manca, le tombe visitate dal De Giorgi nella seconda metà dell'ottocento e quelle scoperte nel 1935 col relativo corredo vascolare, nonchè l'inedita piramidetta (Fig. 2) con il caratteristico sigillo di proprietà, consentono di assegnare a Soleto un'oscura vicenda messapica databile al quarto o terzo secolo avanti Cristo, e altresì di ipotizzare una consistente entità demografica in rapporto ai resti di officine per la fabbricazione di ceramiche. I connotati di Soleto cominciano a divenire più chiari a partire dal V secolo dopo Cristo. Le consistenti trasfusioni etniche provenienti dalle regioni balcaniche la soggettarono ad un rapido processo di grecizzazione. La crescita demografica determinata dall'afflusso costante di coloni greci si accompagnò ad una rinnovata appartenenza religiosa e culturale della comunità soletina nella quale si vennero a innestare esperienze orientali e sanguigni apporti liturgici, linguistici, artistici.
E' in questo periodo che Soleto venne probabilmente elevata a sede episcopale. La progressiva affermazione del rito Greco e della lingua greca, finì per imporsi stabilmente agli inizi di questo millennio. Benchè la dissolvenza della liturgia si sia cronologicamente compiuta alla fine del XVII secolo, il grico le sopravvisse come lingua ufficiale ed ancora oggi vi sono soletini che lo parlano.
Soleto nel 1323 era definita casale, intendendo con questo termine un centro sprovvisto di circuito murario, porte di accesso e torri. Un casale aperto privo di fortificazioni salvo le torri di avvistamento che caratterizzavano l'organizzazione territoriale delle picolle comunità rurali bizantine.
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Fig 3. - Foto Chiesa S. Lucia (dallo Straforello) |
Il periodo di maggiore splendore di Soleto si riscontra nei secoli XIV e XV e coincide con la signoria politica dei Del Balzo e dei Del Balzo-Orsini che la scelgono come centro della loro vasta contea (Galatina, Zollino, Aradeo, Noha, Cutrofiano, Sternatia Sogliano). Probabilmente in questo periodo viene costruita a Soleto la
Chiesa di S. Lucia (Fig. 3) (oggi inesistente), e a Galatina sicuramente la magnifica chiesa di S. Caterina nella quale si poteva
uffiziare sul rito latino considerato che molti
la greca lingua ignoravano. Nel 1397 edificava il campanile di Soleto, magnifico esempio di architettura sacra, imposto quasi in un contesto socio-religioso del tutto grecizzato. La grandiosità e la ricchezza decorativa di questi monumenti, fu la risposta dei pontefici romani che attraverso i loro fedeli principi e feudatari (Raimondello ne è uno), mirarono ad indebolire la persistenza rituale greco-bizantina a favore del rito latino e della latinità.